L'Occhio Di Giada by Diane Wei Liang

autore:Diane Wei Liang [Liang, Diane Wei]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: General, Mystery & Detective, Fiction
ISBN: 9788820043315
editore: Sperling & Kupfer
pubblicato: 2007-06-14T22:00:00+00:00

17

Sebbene il governo imponesse a chi intendeva fermarsi a Pechino per più di tre giorni di registrarsi presso la polizia, erano in pochi a farlo. Uno come Zhang Hong di certo non era fra quelli. Pur avendo il numero della sua carta d'identità, era improbabile che Mei riuscisse a rintracciarlo negli schedari della polizia.

Ma la notizia che si trovava a Pechino con una ragazza era preziosa. Il fatto che la giovane conoscesse Zhang Hong da prima che vendesse la coppa antica, significava che poteva trattarsi di qualcuno che lavorava in zona, forse la cameriera di un locale o di un albergo. Probabilmente lui si era vantato dei soldi che stava per guadagnare, e le aveva promesso qualcosa.

Mei si guardò le spalle mentre camminava lungo le strade buie, a un paio di isolati di distanza dalla stazione. In quella zona i viottoli stretti e le case di corte della vecchia Pechino erano stati rimpiazzati dai palazzi in cemento armato costruiti negli anni Cinquanta e Sessanta, quando il governo aveva imposto i nuovi piani quinquennali. Adesso quei palazzi mostravano i segni del tempo. Ben presto sarebbero stati demoliti per fare spazio a qualcos'altro.

La notte si era fatta fredda e pericolosa. Lievi mormorii si levavano da dietro cataste di vecchi mobili. Delle figure si muovevano silenziose nell'ombra. Una lampadina gialla pendeva sopra l'ingresso di una piccola locanda, illuminando un cartello che diceva tutto esaurito.

La locanda si trovava in una palazzina a due piani, con le pareti di intonaco grigio. Si trattava di una specie di dépendance, probabilmente costruita in fretta e furia con materiali scadenti. Mei non seppe dire a quale edificio appartenesse o quale fosse stata la sua destinazione prima di venire convertita in locanda. Sulla destra, al primo piano, un fioco bagliore tremolava dietro una finestra.

Alla reception era seduta una donna anziana che sferruzzava la manica di un minuscolo maglione. Di tanto in tanto, incrociava i ferri e stendeva il lavoro a maglia sulle gambe. Misurava la lunghezza della manica con pollice e medio.

«Per il suo waisun, il figlio di sua figlia?» chiese Mei. La vista del maglioncino di lana e il volto di quella donna le ricordarono sua madre.

«No, è per il mio sunzi, il figlio di mio figlio!» La donna parlò con un lieve accento del Sud, un suono simile a quello dell'acqua limpida dei fiumi color giada. Le sue rughe erano colme d'orgoglio.

«Quanti anni ha?»

«Oh, no. Non è ancora nato.» Carezzò il maglione come fosse un bambino. «Ma se somiglia al padre, sarà bello grosso.»

«È sicura che sarà maschio?»

«È un maschio. Mia nuora ha la pancia a punta. Di certo è maschio.» Annuì con rinnovata sicurezza. «Lo dicono tutti.»

«Grande Madre è molto fortunata», osservò Mei, lieta di vedere un volto allegro.

«Che posso fare per te, bambina mia?» chiese la donna sorridente.

«Dove posso mangiare un boccone qui intorno?»

«Ci sono dei caffè notturni a un paio di isolati. Ma pochi sono puliti, se capisci cosa intendo. Vai nel locale di mia nuora, si chiama Lai Chun, arrivo della primavera.»

La donna ripose il lavoro a maglia in una cesta e si alzò dalla sedia.

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